In Italia 7.425 biblioteche private e pubbliche, il 58% dei comuni ne ha una. Ma più della metà sono al Nord. Il 40% legge almeno un libro all’anno

Interessante indagine statistica di TrueNumb3rs che pubblica il numero delle biblioteche esistenti in Italia. Sono 7.425 tra private e pubbliche. Tra queste c’è anche la biblioteca, con 4 mila volumi dedicati al giornalismo, del Centro Studi Pestelli.

Il grafico

Le biblioteche in Italia, come negli altri Paesi, sono rimaste chiuse a lungo a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia, ma ultimamente stanno riaprendo nuovamente le porte. Sono 7.425 le biblioteche pubbliche e private, statali e non statali, aperte al pubblico in Italia nel 2019. Ma dal conto si escludono quelle scolastiche e universitarie. Il 58,3% del totale dei comuni ha almeno una biblioteca: ce ne sono quasi tre ogni 100 kmq e una ogni 8 mila abitanti. Due biblioteche su tre, il 68,5%, sono biblioteche civiche a titolarità comunale, il 9,2% appartiene a enti ecclesiastici, mentre il 7,1% è gestito da associazioni private e il 4% da fondazioni. Un valida risposta al problema dell’analfabetismo funzionale che riguarda il 27,7% degli italiani.

Durante la pandemia, stando ai dati del Parlamento europeo, il 33% delle persone in tutto il mondo ha letto più libri o ascoltato più audiolibri a casa. Anche l’accesso alle risorse educative online da parte degli editori è aumentato notevolmente durante il blocco. Ad esempio, in Italia, 4,4 milioni di libri di testo digitali sono stati scaricati dalle piattaforme degli editori educativi durante le prime sei settimane di chiusura delle scuole.

Secondo i dati Istat sono quasi 50 milioni gli accessi fisici totali registrati dalle biblioteche nel 2019: in media 8.500 visite l’anno per ciascuna struttura rispondente, circa 34 per ogni giorno di apertura. Gli utenti iscritti in biblioteca che hanno usufruito di almeno un servizio sono 7,8 milioni, circa 1.200 per struttura osservata. L’83,3% ha effettuato prestiti direttamente sul posto: solo il 35,2% ha fornito prestiti utilizzando anche piattaforme digitali, il 14,8% ricorrendo a e-book reader o a altri strumenti digitali.

Insomma, l’utilizzo fisico delle strutture era decisamente preferito”.

Fonte

TrueNumb3rs

(photo by Genaro Servu00edn on Pexels.com)

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